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Esplorando App IO: I messaggi a contenuto remoto

Tutto sulla nuova funzionalità di remotizzazione dei contenuti

Un nuovo modello di comunicazione su App IO: I messaggi a contenuto remoto

Esploriamo il nuovo modello di comunicazione su app IO, che consente nuovi scenari d’uso e nuove esperienze utente grazie alle tecniche di remotizzazione.Partendo dall’attuale modello di delivery dei messaggi su IO, analizziamo il nuovo paradigma che prevede la remotizzazione dei contenuti grazie al colloquio in tempo reale tra le infrastrutture di IO e quelle dell’Ente mittente.

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Approfondiremo gli aspetti architetturali e di processo, focalizzandoci su come IO richiede informazioni all’Ente e su come questo metta a disposizione di IO le proprie risorse. Vedremo nel dettaglio quali componenti del messaggio possono essere remotizzate e in che modo.

Analizzeremo un caso d’uso reale, evidenziando i vantaggi per le due tipologie di utenti di IO, gli Enti e ovviamente i Cittadini, come la possibilità di veicolare informazioni sensibili nel pieno rispetto del GDPR e attualizzare il contenuto dei messaggi già inviati.


Ospiti
Angelo Fiorillo

Angelo Fiorillo

Product Owner - IO Comunicazione

Demetrio Ferraro

Demetrio Ferraro

Service Manager - Service Management App IO

Lorenzo Franceschini

Lorenzo Franceschini

Service Manager - Service Management App IO

Le risposte alle vostre domande

No, l’email di inoltro dei messaggi su IO riporta solo i primi 134 caratteri del testo, a mo' di incipit, e tramite un pulsante invita poi il cittadino ad andare su app IO per leggere il contenuto completo, compresi quindi gli eventuali allegati.

Gli effetti di quel flag sono due: primo, le notifiche push prodotte sul dispositivo del cittadino sono “anonimizzate”, cioè riportano un testo generico del tipo “Hai un nuovo messaggio su IO”, e non “Ecco la tua prenotazione psichiatrica”, per esempio; secondo, non viene generata l’email-eco anche se quel cittadino aveva attivato la funzione in app. Tutto allo scopo ovvio di tutelare la privacy del destinatario, magari le notifiche push compaiono anche a telefono bloccato in presenza di terze persone, e questa sarebbe una messa a rischio della privacy.

No, è disponibile per tutti i messaggi, a prescindere dal modello di integrazione. In tutti i casi, gli effetti sono gli stessi, e cioè: [vedi risposta precedente]

Si tratta di un meccanismo di Proof-Of-Possession fornito da IO che è in grado di garantire e provare crittograficamente che determinate operazioni siano effettuate da un certo cittadino sul proprio dispositivo, quello sul quale ha fatto un’identificazione “forte”, biometrica o tramite PIN, e che è stata salvata nel keystore hardware del dispositivo stesso. La documentazione per sfruttare questa funzionalità sarà disponibile a breve, per il momento impostate quei campi come negli esempi riportati. Inoltre, raccomandiamo di non bloccare gli header aggiuntivi che IO manderà sulle sue chiamate callback verso i vostri sistemi: potrete per ora ignorarli, ma non bloccateli attivamente altrimenti il colloquio non funzionerà.



Il flag has_precondition indicato durante la creazione del messaggio ha preponderanza su quello indicato in configurazione, che è un default. Quindi, nel caso della domanda, quel particolare messaggio avrà le precondizioni mostrate a ogni apertura.

Il messaggio a contenuto dinamico(remote content) è gratuito e sarà possibile a breve implementare in autonomia la configurazione per permettervi di inviare questa tipologia di messaggi. Sarà necessario essenzialmente:

  • Creare una configurazione con le nuove api dei RC
    {
    "name": "<string>",
    "description": "<string>",
    "has_precondition": "<string>",
    "disable_lollipop_for": [
    "<string>",
    "<string>"
    ],
    "is_lollipop_enabled": "<boolean>",
    "test_environment": {
    "base_url": "<string>",
    "details_authentication": {
    "header_key_name": "<string>",
    "key": "<string>",
    "type": "<string>"
    },
    "test_users": [
    "<string>",
    "<string>"
    ]
    },
    "prod_environment": {
    "base_url": "<string>",
    "details_authentication": {
    "header_key_name": "<string>",
    "key": "<string>",
    "type": "<string>"
    }
    }
    }
  • Valorizzare i vari flag di remotizzazione nell'invio del messaggio
    {
    "content": {
    "subject": "Ti confermiamo l’avvenuta
    prenotazione dell’appuntamento",
    "markdown": "Ciao Denerzel, in seguito alla tua
    prenotazione del 21/05/2023, ti attendiamo per
    effettuare la prestazione richiesta.",
    “require_secure_channels”: true,
    "third_party_data": {
    “configuration_id”:
    “DFE12CC534E649CD8D63BF1BAA547029”,
    "id": "2d5e0bcf-7ac3-4afc-a8bd
    ac3c27582b91",
    "has_remote_content": true
    }
    },
    "fiscal_code": "ZDMDNZ35S55Z120G"
    }
  • In caso di allegati quindi messaggio con Feature_Level_Type Advanced sarà necessario avere un contratto di adesione di tipo premium per la gestione del flag has_attachments.